Maggio
2023

BACCANTI
Esito 9cLAB Paciolo D'Annunzio

Rinviato al 19 ottobre 2023 ore 21.00
Teatro Magnani Fidenza

Esito 9cLAB Scuola
Saggio conclusivo del percorso laboratoriale 2022-2023

Regia di Davide Tortorelli
Preparazione Attrici e Attori Gaia Amico
Assistente Naomi Messineo
Referente scolastico Riccardo Cavalli
Crediti fotografie Fiammetta Pisani

Con la compagnia di attrici e attori dell'Istituto Paciolo D'Annunzio di Fidenza
Gabriel Meci Agata Pecorari Ami Bamba Aurora Visconti Bianca Delnevo Birjiot Rehal Davide Luciano Dennys Ramirez Diego Arcari Elia Verdelli Eusapia Tiano Federica Santini Flora Nespoli Francesco Monopoli Giada Ronchietto Giulia Vezzosi Hafsa Mzari Lara Cavozzi Leon Negri Matilde Frigeri Oliwia Pastula Riccardo Mattei Rita Peverello Sabrina Tuberti Samira Bamba Sofia Bacciocchi Tommaso Muli Viola Quassi



Note sullo spettacolo

Baccanti di Euripide


Dioniso è vita e morte, gioia e dolore, estasi e spasimo, benevolenza e crudeltà,

cacciatore e preda, toro e agnello, maschio e femmina, desiderio e distacco, ma tutto

ciò nell’immediatezza…

Qui appunto sta l’origine oscura della sapienza. La tracotanza del conoscere che si manifesta in questa avidità di gustare tutta la vita, e i suoi risultati, l’estremismo e la simultaneità dell’opposizione, alludono alla totalità…

Dioniso è quindi uno slancio insondabile, lo sconfinato elemento acqueo, il flusso della vita che precipita in cascata da una roccia su un’altra roccia, con l’ebbrezza del volo e lo strazio della caduta.

Giorgio Colli, La Sapienza Greca


Dioniso è una delle figure più ambigue dell’universo mitologico e religioso dell’antica Grecia.

Il suo culto è legato alla mania, all’ebbrezza, all’estasi, i suoi doni sono il vino e il lenimento degli affanni dei mortali; ma è anche il dio del teatro, in onore del

quale ad Atene si svolgevano i grandi agoni teatrali chiamati appunto le Grandi Dionisie.

È un dio multiforme e dalle mille voci, dalle sembianze maschili e femminili; il dio dell’ambiguità e della contraddizione, del piacere connesso al dolore, della luce inevitabilmente legata all’oscurità, della conoscenza figlia dell’offuscamento della mente, della perdita del sé.


“In Grecia un dio nasce da un’occhiata esaltante sulla vita, su un pezzo di vita, che si vuole fermare. E questo è già conoscenza. Ma Dioniso nasce da un’occhiata su tutta la vita (…) voler essere dentro tutta la vita assieme, ecco, questo suscita Dioniso, come dio onde sorge la sapienza.”


Chi è dunque Dioniso? È la domanda che i ragazzi e le ragazze del laboratorio di teatro di quest’anno hanno provato a porsi. Ma la risposta a cui si è arrivati è che forse non è la domanda giusta. Non è importante capire chi è. Una volta appurato che è presente in noi, la vera domanda da porsi è forse: come accettare in noi la presenza di Dioniso? Dove ci porta la sua possessione? Quando ne siamo stati posseduti? Quando abbiamo voluto cacciarlo? Quando avremmo voluto esserne posseduti? Che distanza c’è fra il desiderio delle cose e le cose stesse? Serve un po’ più di Dioniso in noi? Oppure no? Che significa abbandonarsi nell’estasi?


Tutte queste domande e molte altre hanno condotto i ragazzi e le ragazze durante tutto il lungo lavoro del laboratorio, di cui lo spettacolo non può che essere un assaggio minimo per lo spettatore. “Tu che vuoi vedere ciò che non deve essere visto” è la frase che rivolge Dioniso a Penteo che vuole essere introdotto di nascosto al tìaso delle Baccanti; lo spettatore sembra vivere lo stesso problema. Ci sono “luoghi” del fare teatro inaccessibili allo spettatore, privilegio solo di chi è stato capace di abbandonarsi con coraggio all’assaggio di una piccola follia, per gustare. E godere di un tesoro di esperienze di cui nessuno spettatore, se è solo tale, può e deve accedere. In questo senso capiamo Dioniso come dio del teatro e a lui rendiamo omaggio. [...]


LA CASA DI BERNARDA ALBA
Esito 9cLAB Adulti

23 maggio 2023
Ore 21.00
Teatro Magnani Fidenza

Esito 9cLAB Adulti
Saggio conclusivo del percorso laboratoriale 2022-2023

Regia Davide Tortorelli
Training Attrici e attori Gaia Amico
Assistente Naomi Messineo

Con Sabrina Allodi Andrea Giada Arrigoni Chiara Battecca Fabiola Diaferia Ausilia Fascianella Filippo Folli Filippo Giamporcaro Lidia Ierardi Ilaria Inzaina Sofia Mancino Mirella Mutolo Paola Negri Emanuela Saitta Paola Zanetti

Festival Testo Pretesto 2023, Comune di Fidenza


Note sullo spettacolo


La Casa di Bernarda Alba

Un ritratto fotografico.
Una casa illuminata di bianco.
Un coro di donne.
Uno spirito che danza.
Una città secca, senz'acqua. Senza fiumi, laghi né mare.
E un vestito verde, per farsi ammirare dalle galline.

"Habitación blanquísima del interior de la casa de Bernarda. Muros gruesos. Puertas en arco con cortinas de yute rematadas con madroños y volantes. Sillas de anea. Cuadros con paisajes inverosímiles de ninfas o reyes de leyenda."

[...]

"Stanza imbiancata nella casa di Bernarda. Pareti spesse. Porte ad arco con tende di juta rifinite con corbezzoli e ruches. Sedie fatte di giunco. Dipinti di paesaggi improbabili con ninfe o re delle leggende."

Scrive Garcia Lorca per aprire il più saliente testo della sua trilogia del sangue. Il regista Davide Tortorelli ricava una scena nuda dove la tensione ed il caldo asfissiante, la polvere e il peso dell'avvenire abitano lo spazio vuoto tra le sedie di legno, unico oggetto di scena.

La Casa di Bernarda Alba, il «drama de mujeres» di Federico García Lorca scritto nel giugno 1936, due mesi prima del suo assassinio, e andato in scena solo nel 1945 a Buenos Aires. Una storia di donne rinchiuse nella gabbia delle proprie pulsioni e nella censura degli istinti in una società-famiglia-femmina dove l'uomo continua a governare anche quando non è presente. 

ROMEO E GIULIETTA
Esito 9cLAB Junior

Giovedì 25 maggio 2023
Ore 19.00

Esito 9cLAB Junior
Prova aperta conclusiva del percorso laboratoriale 2022-2023

Con la giovanissima compagnia di attrici e attori di 9cLAB Junior.

Note sullo spettacolo

R+G
Una tragedia da ragazzi

Lezione aperta a conclusione del percorso 9cLab Junior, laboratorio di teatro per ragazz* del giovedì.

La lezione è l'ultimo incontro del laboratorio, dove in modo informale verranno aperte le porte al pubblico di amici e famigliari curiosi di sbirciare parte del lavoro dei ragazzi di quest'anno.

Partendo dalla domanda: come può un testo antico parlarmi ancora oggi? i ragazzi e le ragazze hanno cominciato a lavorare su Shakespeare approdando al classico dei classici, Romeo e Giulietta. Durante la lezione aperta i giovanissimi attori e le giovanissime attrici ripercorreranno il lavoro di riscrittura e riscoperta di alcune scene della tragicommedia d'amore shakespeariana per eccellenza davanti ad un pubblico amico di curiosi spettatori.