Lontano da casa

9cTeatro si impegna a sostenere anche progetti indipendenti, con una particolare attenzione al lavoro di giovani professioniste/i che operano o muovoni i primi passi nell'ambito del teatro contemporaneo italiano. Si occupa in questo senso della promozione della cultura e della pratica del teatro a livello territoriale e nazionale accompagnando compagnie e spettacoli al di fuori del loro territorio di origine nel loro percorso burocratico e amministrativo. 

Ad oggi, i progetti esterni all'Associazione e da essa supportati sono i seguenti: Ornella, di Gaia Amico (2022);  MEMORI, di Nicola Lorusso e Giulio Macrì (2021); Gli ultimi orsi polari, di Gaia Amico e Giulio Macrì (2022).

Ornella

ORNELLA
Finalista Scenario Infanzia 2022
Vincitore Il Tuo Nome è Donna 2022 di Daf_Project

Di Gaia AmicoDramaturg Davide TortorelliCostumi di Ilaria AmicoDai 14 anni e tout public

Note sullo spettacolo

Ogni uomo galleggia nel tempo in maniera diversa. Ornella è un progetto autobiografico che narra della mia famiglia e della mia Italia nei suoi Anni di Piombo. Sono anni di cui non si parla: segreti, poco raccontati, ricordati a denti stretti. A scuola non si studiano, le nuove generazioni non li conoscono. Sono gli anni di una ferita ancora aperta, gli anni delle Brigate Rosse. Attraverso i ricordi della zia Ornella, che da giovane passava i weekend su un treno diretto verso il carcere di suo fratello – condannato a 18 anni e recluso per 12 a seguito della partecipazione attiva nell’organizzazione terroristica Brigate Rosse – Ornella racconta la vicenda umana di una sorella che assiste alle scelte di giovani che volevano fare la rivoluzione e ne hanno scoperto le conseguenze.

È la storia di una giovane adulta alla ricerca del proprio senso esistenziale, accompagnata da personaggi senza volto al di là di una cornetta telefonica – come la misteriosa Signora Franca, Franca Rame, che con Soccorso Rosso ebbe un ruolo determinante per la storia di molti ragazzi coinvolti nei fatti degli Anni di Piombo. Sono ragazzi di ieri che potrebbero essere ragazzi di oggi o di domani. Sono ragazzi che piangevano, ridevano, si innamoravano, tremavano di paura, facevano esplodere bombe, uccidevano, morivano in una sotterranea guerra civile italiana.

Ma qual è l’apporto di una sconfitta? Forse, una visione più precisa di noi.


MEMORI

MEMORI
Selezionato Ra-dici 2022
Vincitore Indòmati Fest 2022

Di Nicola Lorusso e Giulio Macrì

Note sullo spettacolo

Buio. Luce. Una panchina bianca e due uomini in abiti eleganti seduti. Silenzio. Il primo guarda il secondo, il secondo guarda il primo, il primo guarda il secondo che guarda il primo. I due si ritrovano in una sala d’attesa particolare e iniziano a litigare su chi può pronunciarsi per primo. Sembra solo l’ultima di una lunga serie di litigate: si scopre infatti che i due abitano in questo non-luogo da parecchio tempo. In questo stato di noiosa e sterile inerzia, il litigio diventa paradossalmente l’unico modo per risollevare gli animi. Scopriamo quasi subito che i due sono amici da molto tempo e veniamo a conoscenza di un possibile incidente che li accomuna. Intanto, dall’esterno, una forza misteriosa lancia segnali che scuotono fisicamente i due compagni (mediante una morsa alla gola e un assordante rumore bianco, i quali però sembrano essere ogni volta segnali di novità e speranza). La paura di uno spazio ostile e indefinito che li circonda e di una possibile risposta decisiva dall’esterno, mette i personaggi davanti a una resa dei conti. I due sono immediatamente catapultati in un possibile giorno del giudizio, in cui immaginano di avere di fronte a sé Dio per poter finalmente esigere riposta a tutti gli interrogativi irrisolti della loro vita. Il dì intanto passa, la notte si avvicina e i due si addormentano per poi risvegliarsi e rivivere insieme gli stessi momenti, gli stessi litigi, le stesse risate, ma con qualcosa di diverso.

MEMORI è il racconto di due anime disperse nel silenzio, alla disperata ricerca della propria identità. 

Due anime che frugano nel passato inseguendo la reminiscenza di ciò che è accaduto, di quell'istante che ha completamente stravolto il loro esistere. Due di noi, che provano a rimanere saldamente aggrappati alla convinzione che la vita non sia soltanto una mera sequela di insignificanti vicende e coincidenze, ma piuttosto una trama di eventi culminanti in un piano sublime, o almeno, così sperano.


Gli ultimi Orsi Polari

Gli ultimi Orsi Polari
Adattamento teatrale da The Last Polar Bears di Harry Horse 
Con Gaia Amico e Giulio MacrìTraduzione di Gaia Amico e Giulio MacrìPer famiglie e bambini dai 5 anni

Note sullo spettacolo

Buio. Luce. Una panchina bianca e due uomini in abiti eleganti seduti. Silenzio. Il primo guarda il secondo, il secondo guarda il primo, il primo guarda il secondo che guarda il primo. I due si ritrovano in una sala d’attesa particolare e iniziano a litigare su chi può pronunciarsi per primo. Sembra solo l’ultima di una lunga serie di litigate: si scopre infatti che i due abitano in questo non-luogo da parecchio tempo. In questo stato di noiosa e sterile inerzia, il litigio diventa paradossalmente l’unico modo per risollevare gli animi. Scopriamo quasi subito che i due sono amici da molto tempo e veniamo a conoscenza di un possibile incidente che li accomuna. Intanto, dall’esterno, una forza misteriosa lancia segnali che scuotono fisicamente i due compagni (mediante una morsa alla gola e un assordante rumore bianco, i quali però sembrano essere ogni volta segnali di novità e speranza). La paura di uno spazio ostile e indefinito che li circonda e di una possibile risposta decisiva dall’esterno, mette i personaggi davanti a una resa dei conti. I due sono immediatamente catapultati in un possibile giorno del giudizio, in cui immaginano di avere di fronte a sé Dio per poter finalmente esigere riposta a tutti gli interrogativi irrisolti della loro vita. Il dì intanto passa, la notte si avvicina e i due si addormentano per poi risvegliarsi e rivivere insieme gli stessi momenti, gli stessi litigi, le stesse risate, ma con qualcosa di diverso.

MEMORI è il racconto di due anime disperse nel silenzio, alla disperata ricerca della propria identità. 

Due anime che frugano nel passato inseguendo la reminiscenza di ciò che è accaduto, di quell'istante che ha completamente stravolto il loro esistere. Due di noi, che provano a rimanere saldamente aggrappati alla convinzione che la vita non sia soltanto una mera sequela di insignificanti vicende e coincidenze, ma piuttosto una trama di eventi culminanti in un piano sublime, o almeno, così sperano.


Il Contrappasso | Dialoghi della porta

Il Contrappasso | Dialoghi della porta

Drammaturgia e regia di Rita Di Leo
Progetto uscente da – Emilia Romagna Teatro, Drammaturgie Alta formazione di scrittura teatrale
Con Simone Baroni, Antonino Cicero Santalena e Anna Dall’Olio
Assistente alla Regia Antonino Cicero Santalena
Con il sostegno di 9cTeatro APS
Produzione OudeisTeatro 


Note sullo spettacolo

Il Contrappasso | Dialoghi della porta

Drammaturgia e regia di Rita Di Leo
Progetto uscente da – Emilia Romagna Teatro, Drammaturgie Alta formazione di scrittura teatrale
Con Simone Baroni, Antonino Cicero Santalena e Anna Dall’Olio
Assistente alla Regia Antonino Cicero Santalena
Con il sostegno di 9cTeatro APS
Produzione OudeisTeatro 

Catene.
Cagione.
Carestia.
Carcere.
Castigo.
Codice.
Cognizione.
Carceri.
Compassione.
Condanne.
Conflitti.
Contestazione.
Contrappasso.
Carcere.
Commiserazione.
Cura.
Carceri.
Cosa è il contrappasso? Censura.
Censura esplicita: la legge non è uguale per tutti.
Censura implicita: i luoghi comuni, il pregiudizio, l’ignoranza.
Censura mediatica: le fake news, l’ignoranza.
Cosa è il contrappasso? Un tempo di riflessione sul carcere duro.